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Immaginiamo di vivere in un castello con un numero di stanze infinito, noi però siamo abituati a stare sempre nelle stesse, quelle poche che già conosciamo. Spesso siamo anche inconsapevoli della straordinaria grandezza del castello. Ci aggiriamo indaffarati nei nostri impegni sempre nella stessa ala e ignoriamo quel corridoio buio che sta lì vicino a noi e che ogni tanto guardiamo con sguardo interrogativo. Queste stanze conosciute ci sembrano belle, illuminate, prive di pericoli e soprattutto comode, ci siamo ritrovati a viverle quasi in maniera automatica perché altri le vivevano e ci hanno condizionato. Ogni tanto quando qualcosa non va o non ci piace ci fermiamo un po’ più a lungo a guardare quel corridoio buio ma subito la paura del cambiamento e dell’ignoto ci bloccano dall’attraversarlo. In questa metafora il castello è la nostra vita e le stanze del castello sono le opportunità di scelta che abbiamo. La vita frenetica che conduciamo ci porta a concentrarci solamente sulle scelte più comode, automatiche e spesso imposte. Così ci convinciamo che non sia possibile raggiungere un obbiettivo, qualsiasi esso sia: perdere dei chili di troppo, iniziare a fare sport, inserire abitudini più salutari nel nostro quotidiano, cambiare una modalità di pensiero e più in generale realizzare i propri sogni. In pratica ci convinciamo che quel corridoio buio porti solo cose negative e che non convenga attraversarlo. Siamo fermi, ci costruiamo una gabbia che per quanto alle volte possa essere bella è pur sempre una gabbia. Se vogliamo cambiare, se vogliamo realizzare i nostri sogni, dobbiamo familiarizzare con il buio, diventarci amici, imparare a starci dentro e cominciare ad apprezzare quel senso di libertà che ci dà il pensare che oltre quello, possono esserci stanze migliori, come il grande salone delle feste sfarzose, quello con il pavimento lucido e grandi lampadari che lo illuminano. Oltre la paura c’è il coraggio, oltre l’oscurità la luce, oltre la tua vita se vuoi c’è il tuo sogno.